Mirko Tutino, assessore a pianificazione, cultura, ambiente e paesaggio della Provincia di Reggio, ha scelto: saranno due “sì” quelli che apporrà in primavera sulle due schede dei referendum abrogativi approvati dalla Corte Costituzionale per chiamare i cittadini a decidere sull’abolizione dell’ipotesi di privatizzazione del ciclo idrico e per dire no al ripristino di un piano nazionale di approvvigionamento di energia nucleare in Italia. L’ha fatto con una lettera aperta che pubblichiamo integralmente.
Da 16 anni non si raggiunge il quorum in un referendum e per questo motivo non sono innamorato di questa forma di coinvolgimento della cittadinanza. E’stata molto abusata. Ma questo referendum è importante ed ora siamo chiamati al voto: personalmente ritengo che ci si debba sempre recare alle urne ed ovviamente lo farò anche in questa occasione. Ritengo che un amministratore pubblico, così come ogni forza politica, su questioni di questa importanza debbano esprimersi chiaramente. La mia posizione personale sia sui referendum promosso dal comitato “Acqua Pubblica” sia su quello relativo al nucleare sarà per il sì. Voterò quindi contro la privatizzazione forzata dei servizi e contro il nucleare.
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Che un amministratore pubblico non si pronunci sul referendum sul legittimo impedimento, e voti si sul referenduum dell’acqua, la cui legge la sua stessa parte in parlamento ha votato, la dice lunga su questa “sinistra”.
Doveva pensarci prima e un po anche adesso, da che parte stava l’interesse della gente.
Il resto è vetrina.